Descriviamo in breve l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici che viene sfruttata per alimentare la pompa di calore. Quest’ ultima consente di utilizzare l’energia solare generata in eccesso durante le ore di picco di produzione per il riscaldamento o il raffreddamento degli ambienti, riducendo la dipendenza da altre fonti di energia. Per ogni unità di energia elettrica consumata per far funzionare la pompa di calore, ne vengono prodotte diverse unità di energia termica.

L’energia termica può essere utilizzata per riscaldare gli ambienti in inverno  o raffreddarli in estate, contribuendo a ridurre il consumo di energia proveniente da altre fonti. in questa modalità, la pompa di calore estrae il calore dall’ambiente circostante o da una sorgente a bassa temperatura (come il terreno o l’aria esterna) e lo trasferisce all’interno di un edificio o di un sistema di riscaldamento. Poi è possibile che assorba il calore dall’interno di un edificio o di un sistema di raffreddamento e lo rilascia all’ambiente esterno, raffreddando così l’ambiente interno.

La procedura poi segue:

-Collaudo e messa in servizio: Una volta completata l’installazione, il sistema deve essere sottoposto a un collaudo per verificare che tutto funzioni correttamente. Assicurarsi che i pannelli solari termici riscaldino l’acqua in modo efficace e che il sistema di distribuzione dell’acqua sia funzionante.

-Manutenzione e monitoraggio: Effettuare regolarmente la manutenzione del sistema, come la pulizia dei pannelli solari termici e la verifica delle connessioni.

-Riduzione delle emissioni di carbonio: Utilizzando l’energia solare per alimentare la pompa di calore, si riduce la necessità di utilizzare fonti di energia convenzionali che producono emissioni di carbonio. Ciò contribuisce a mitigare l’impatto ambientale e a ridurre le emissioni di gas serra associate al riscaldamento o al raffreddamento degli edifici.

-Sfruttamento di diverse fonti di calore: Le pompe di calore possono essere integrate con diverse fonti di calore, come l’aria esterna, il terreno o l’acqua sotterranea. Questo consente di sfruttare la fonte di calore più adatta in base alle condizioni locali, aumentando l’efficienza del sistema.

 

Pubblicato da ing. Gaetano Murgolo